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mercoledì 1 agosto 2012

La suocera allo spiedo

Vi sono mancata? Sono stata impegnata con le Olimpiadi, partecipo con un sport in cui sono sicura molte di voi eccellono: l'ascolto delle cazzate dei suoceri.
Vabbè diciamo che ogni tanto pure i miei genitori aprono bocca e danno fiato, ma loro mi mando direttamente a cagare e passa tutto. I suoceri invece, che si meriterebbero un vaffanculo sempiterno notano solamente il mio sguardo vitreo e il mio finto sorriso da paresi, e sono diventata bravissima a renderlo quanto più simile possibile a quello reale.
Adoro fare la parte della nuora stronza, mi piace proprio ricordarmi e raccontarvi le tante boiate che riescono a produrre i due sessantenni.
Io sono diventata la madre un po' ragazzina, che segue strane teorie lette su internet e pensa a sperimentare idee strane sui propri figli ovviamente poco importa se queste teorie nascono invece dallo studio della pediatra. I figli sono stati cresciuti pure da loro, e si sa, la medicina in decenni mica scopre cose nuove no?
L'allattamento fa bene? Cazzate, i suoi con il latte artificiale sono cresciuti a meraviglia.
Più si varia con l'alimentazione e meglio è? Ma quante storie, una piatto di pasta al sugo e una bella fetta di carne rossa li farà crescere alti e forti.
Scusa se ti parlo così ma proprio non riesco a non fare la suocera!
Io si che sono fortunata, una suocera che adora fare la suocera, mi state invidiando vero?
Non ho scritto niente di particolare lo so, ma quando sarete giù o vi gireranno le palle per le continue incursioni nella vostra vita privata pensate a me ed alla soluzione che vi propongo: la suocera sta parlando e voi annuite poco e intanto sorridente, immaginandola mentre gira su una spiedo. Lei penserà che ridete con lei, ed invece il vostro sarà un tenero sorriso di compiacimento per quello che state immaginando.
Una slinguazzata a voi tutti rospetti miei!

Raganella Verde

lunedì 30 luglio 2012

Ho sposato un babbeo

Ho lasciato definitivamente il babbeo quando, l’anno scorso, di nascosto, ha combinato una serie di casini e ha messo me e i nostri bambini a serio rischio. Sono riuscita a fare in modo che la nostra casa venisse (s)venduta prima che il tracollo economico e il pignoramento travolgessero anche l'unica cosa che mi avrebbe permesso di ricominciare a vivere senza di lui. Gli avevo gia' perdonato il tradimento, ma questo e' stato troppo. Da allora lui e' tornato a vivere dai suoi, i Windsor, che ovviamente l'hanno accolto a braccia aperte e gli hanno comprato la cameretta nuova, a ponte, perche' in quarant'anni non gli hanno mai insegnato a prendersi una responsabilita' e tuttora stanno arrancando per coprire i suoi debiti.

Ieri il babbeo mi ha telefonato per darmi appuntamento per prendere i bimbi, come ogni fine settimana.
Allora?? Andiamo in piscina?, propone.
Siiiiiiii!!!!! Urlano in coro i piccoli. 
Vi vengo a prendere io, dice tronfio.
Arriva a casa, come ogni fine settimana, con un paio d’ore di ritardo e con i postumi della sbornia. I piccoli, nonostante fossero vestiti e costumati da un pezzo, sono strafelici e urlano in coro Pi-sci-na!! Pi-sci-na!!! Eeeeeeeeeeeeeee!!!!! Mentre li carico in macchina, ancora tra i coretti, il babbeo mi fa: Eeehmmm pero' io non ho i soldi per il biglietto... me lo paghi tu, poi te li rido'
Ooooh ma certo. D’altronde, dovevo illudermi che se sabato scorso ti eri pagato da solo la benzina e i tuoi otto euro di ingresso saresti stato capace di fare altrettanto una settimana dopo? E d'altronde, sono mesi che aspetto gli arretrati del mantenimento dei bimbi, figuriamoci se rivedo gli otto euro. Che con quelli di tre settimane fa fanno sedici.

Pi-sci-na!! Pi-sci-na!!! Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! 
E che, gli dici di no? Si, certo, nessun problema

Lui dorme beato sul lettino, io bado ai piccoli. Ovviamente va cosi' da sempre, e vado in piscina con loro per timore che si addormenti e li lasci affogare. Due anni fa pretese che il piccolo di nemmeno un anno scendesse da solo una scala: dieci punti in testa. E d’altronde sempre meglio pagare questi otto euro che fare come ieri, che i bambini mi sono tornati a casa alle 20 iperattivi. 
Ma che avete fatto
Abbiamo dormito
Ma come avete dormito
E mamma, io mi annoio a casa dei nonni, allora dormo.

Scusa, babbeo, ma perche' non giochi con i bambini
E beh, io mi metto giu’ col piccolo a dormire. Lei se vuole gioca da sola, se no dorme.

Mamma io non mi voglio vedere la scazzi in televisione.
Tempo fa la piccola passo’ un pomeriggio intero davanti alla tv coi nonni a vedere un programma su Sarah Scazzi.

Arriva l’ora del pranzo. I bambini escono dall'acqua, lui tira fuori un sacchetto di pan carre' iniziato, una confezione di bresaola, un brie, e mi fa Questo e’ quello che ho trovato nel frigo dei miei. Madonna la tristezza. Quarant’anni. Ma tu ti devi fare schifo da solo la mattina allo specchio. 
E mica e’ la prima volta. 
Tre settimane fa mi chiama e mi dice che non sa dove vedere la partita dell'Europeo, e mi chiede di poter venire da noi. Deve aver litigato con papino, penso. 
Ok, pero’ senti ci facciamo una focaccia
Oh va bene, allora io porto gli affettati
Ok!, mi sorprendo. 
Cosa prendo? Chiede. 
Mah, conta che I bimbi preferiscono prosciutto cotto, poi salame, poi prosciutto crudo
Eh, bisogna vedere cosa trovo nel frigo.
Capito? Faceva la spesa nel frigo dei suoi.
Non dico nulla, d’altronde ormai dopo mesi ho capito che affrontarlo non fa altro che peggiorare la situazione, devo giocare d’astuzia.
Lo richiamo un’ora dopo: 
Senti, sono al Carrefour, ero venuta a prendere la pasta per la pizza e gia’ che c’ero ho preso anche gli affettati, percio’ non ti preoccupare
E lui:  Eh ma allora io cosa porto?
Compra i gelati.
Ovviamente di gelato nemmeno l'ombra, ma si è portato la birretta per sè. I tre euro per la birra li trova sempre. Ottanta centesimi per l’ovetto kinder, mai. 

D'altronde quella volta si e' intascato i due euro che la piccola aveva trovato per terra.

A fine giornata mi consola solo vedere i miei bimbi felici di aver passato una giornata col papà, ignari ancora di tutti i risvolti della sua babbeitudine. E lui, galleggiando nella sua mente da quattordicenne, dopo essersi fatto quattro-cinque canne, rientra a casa con la macchina nuova che ha preteso dai suoi, perche' la Panda di famiglia era da pezzenti, e si accuccia nella cameretta che mammina gli ha appositamente comprato per festeggiare il suo rientro a casa. Bello, lui, di mammina sua. D'altronde, sono Windsor. La colpa di tutto, eventualmente, sara' di Rana freccia Middleton.

Rana Freccia

venerdì 20 luglio 2012

I dieci sintomi del Suocerovirus Stronzococco Fecalis

Il Suocerovirus Stronzococco Fecalis è un comune virus appartenente anche alle migliori famiglie, ad altissima reattività anche a livello epidermico; può avere lunga incubazione, essendo un retrovirus, attaccando il sistema immunitario della nuora o del genero, e prima o poi si manifesta con segni di gravità diversa a seconda della specie infettante. Questa diffusissima malattia uccide milioni di coppie felici ogni anno, non è ancora stato messo a punto un vaccino ed attualmente trova la sua unica cura nell'allontanamento del germe responsabile. Statisticamente colpisce più le suocere che i suoceri.

I dieci sintomi che si manifestano verbalmente nel suocero infetto sono le seguenti frasi:

1. Certo che potevi vestirti meglio.
2. Hai messo su qualche chilo, eh? Guarda invece io che figurino.
3. Non è male questa pasta che hai fatto. Ma certo che come la faccio io non la fa nessuno.
4. Potresti dare una pulita, ogni tanto, guarda qua.
5. Io se vuoi il bambino te lo guardo. Però almeno per farlo uscire con me devi vestirlo bene.
6. Cosa hai combinato in testa!? E lo chiami parrucchiere?!?
7. Ma dai, avete fatto l'ecografia! E quindi? Femmina? Vabbè, dai, sarà per la prossima volta.

Top 3 della forma acuta che non conosce antidoto:


8. La sua ex sì che era simpatica. Ah, guarda, gran bella ragazza. Grande stile, sempre gentile, sempre disponibile, scherzosa, ci confidavamo, uscivamo, abbiamo fatto feste natali pasque capodanni vacanze....eh che tempi. E vabbè, pazienza.
9. Certo che il bambino somiglia proprio solo a te, eh. Mah. Sarà.
10. Per me i nipoti sono tutti uguali. Certo, i tuoi non sono così bravi. Non sono nemmeno così obbedienti. A dire il vero non è che siano proprio tranquilli. Dovrebbero anche essere sistemati un pò meglio. Ma non fraintendermi, per me sono davvero tutti tutti uguali.


La rana freccia

mercoledì 18 luglio 2012

Mio suocero è peggio


Qui sfaterò un mito: le suocere sono insopportabili, non vanno d’accordo con le nuore, sono invadenti e sempre in mezzo come il prezzemolo.
Ma voi non avete conosciuto mio suocero.
Ve lo descrivo in breve: uomo sulla cinquantina in pensione, sovrappeso, senza nessun hobby a parte il fumo delle sigarette. Come passa il suo tempo libero? A fare commissioni per la moglie, a fare da tassista per un figlio diciottenne che non si azzarda a prendere autobus di sorta, a fumare ogni dieci minuti, e quando presente, a rompere le palle alla sottoscritta su varie ed eventuali.

E’ un provocatore nato, sempre pronto alla rissa, prende tutto sul personale, si offende e fa il muso come i bambini. Con mio figlio si mette a tu per tu e quasi devo consolare lui, mio suocero, se alla fine mio figlio ha la meglio.

Parliamo infatti delle sue ingerenze nel rapporto con mio figlio:

  • prima di fargli assaggiare qualcosa non mi chiede MAI se può farlo (cosa che persino sua moglie col tempo ha imparato a fare)
  • se io dico A a mio figlio, lui si intromette e dice B (aggiungendo anche frasi che suonano così “ma lascia perdere tua madre!!!”)
  • se siamo al mare (è capitato una volta e non credo di volerlo ripetere) e io dico che mio figlio per fare il bagno con lui deve indossare i braccioli… lui si offende e se ne va in acqua perché non esiste che non ci si debba fidare di lui, lasciando mio figlio con i braccioli in mano e quasi in lacrime. Per inciso, ha due anni e mezzo, sarò apprensiva ma posso “non fidarmi”? nel senso che se ti viene un malore, tu che pesi 110 kg, come pensi di non trascinare anche mio figlio nello tzunami che provocherai? Brutto pachiderma che non sei altro!
  • se è da noi e gli faccio notare che la sigaretta può accenderla in balcone non necessariamente dentro casa… ovviamente si offende e poi va a dire ai quattro venti che ho osato metterlo alla porta.
  • sempre in tema di sigaretta… se siamo a casa sua ovviamente si sente libero di fare ciò che vuole, anche fumarla dentro casa, avendo cura di nasconderla dietro la schiena perché secondo lui mio figlio così non è sottoposto al fumo diretto.
  • se dico che non deve mettere cartoni mentre il pupo sta mangiando… lui fa finta di niente e sintonizza il cartone. Se lo faccio notare nuovamente, si offende e cambia canale, mettendo comunque qualcosa a palla che lo distragga.

E poi… in tema di simpatie nei miei confronti:

  •          se sono a cena da noi c’è sempre qualcosa che non va in ciò che ho cucinato, troppo olio, troppe     uova, poco sale, troppo sale…
  •          se faccio un dolce… troppo asciutto, troppo dolce, troppe uova. (Per inciso, ciò che prepara sua moglie è alla stregua dei migliori chef culinari… e a mia suocera ciò che le vien meglio è la cotoletta alla milanese e la pasta al sugo. E di dolci... non se ne parla proprio! Ma lui, lecchinazzo, è sempre lì a tessere le sue doti in cucina, guai a contraddirlo!!!! – ma ti paga???? Altrimenti non te la da stasera vero?)

Son capitate le liti con mia suocera, figuriamoci, io non sempre sorrido e annuisco, specialmente in materia di figli... e chi è che si metteva in mezzo a fomentare e aizzare il pitbull? Sempre lui!!! Si è così rammollito come uomo che il massimo della goduria la prova nel difendere a spada tratta sua moglie, anche quando le cose non lo riguardano affatto!!! Ma dico, esistono davvero mariti così? Lui è praticamente il suo scendiletto.

Insomma, i problemi con mia suocera esistono… ma vi assicuro, almeno lei a volte – a volte – sembra capire. Ma con mio suocero, il troglodita musone… è tutto un altro paio di maniche.
Ditemi che non sono l'unica, vi prego. E ditemi anche, se esiste, una soluzione che non sia saltargli agli occhi come una gatta inferocita.

La salamandra pezzata