Nella palude della blogosfera stagnano i seguenti:
- Food-blogger che si lamenta di ricevere dalle aziende pacchi di prodotti culinari che noi, rospi dello stagno, vorremmo ricevere e papparci tutti i giorni! E deve pure inventarsi le ricette da postare per far campare il suo blog...
- Food-veggie-blogger, che si distingue dagli altri food-blogger perche' le sue ricette rispettano la natura ed il mondo animale e riempiono la pancia in modo creativo ma altrettanto nutriente ed elaborato
- Food-vegan-blogger, che si vanta di avere un totale rigetto per qualsivoglia sostanza animale, compresa, spesso, la razza umana
- Food banal blogger, quelloi che fanno la foto al piatto di pasta al pomodoro, ma la foto è figa e pensano di essere Vissani.
- Mamma-blogger, quella che ha aperto un blog per raccontare il suo approccio a cacche, ciucci e pannolini e che cerca nel web compagne di sventura per sentirsi meno sola. Talvolta riesce a pubblicare un libro su cacche ciucci e pannolini, sulla depressione post-parto che l'ha colta di sorpresa e l'ha fatta precipitare in uno stagno melmoso dal quale solo le droghe pesanti l'hanno tirata fuori, sulla sua vita sessuale assolutamente alterata dalla nascita del pargolo, sulla mancanza di liberta', di amicizie e rapporti sociali (umani o animali), e sul fatto che si perde tutti gli ultimi film usciti al cinema! Insomma, in genere ci si deprime soltanto a leggerla.
- Papa'-blogger, che racconta adorato con gli occhi a pesce lesso la vita dei figli, la sua visione assolutamente maschile del mommyblogging e (lievemente contrariato, spesso alla Sandra e Raimondo) la sua vita di coppia e di famiglia post-figli
- Fashion-blogger, solitamente donna, accanita visitatrice di outlet, acquirente dal portafoglio pieno e dalle mani bucate, compare spesso in foto super-fashion e super-elaborate che le danno l'illusione di essere la nuova Kate Moss facendole sparire miracolosamente il polpaccio da lottatore di sumo e il didietro (appena un po') troppo accennato
- Eco-blogger, che passa il suo tempo a raccogliere i rifiuti di casa (lattine, rotoli di carta igienica-scottex, bottiglie di plastica) per farne utili strumenti di lavoro che manco in Africa riescono a sfruttare ed oggetti di decor che starebbero bene nella casetta delle bambole
- Blogger creativi, che si spremono le meningi per inventare qualcosa di nuovo che ancora non e' stato inventato (impresa ardua, per la verita') e spesso non ci riescono.
- Il web-marketing-blogger-aziendale, quello che "io so tutto sul mondo del web, sono ganzo sono SEO sono figo, e sono pure in contatto con tutte le aziende e le multinazionali del globo terraqueo. Comprate il mio libro per diventare (sfigati, ndr) come me e vendere il vostro blog."
- Le reduci dal Social Family Day. Cioe' tutte, e tutte donne. Da due mesi e' un moltiplicarsi di post identici per poter crescere, aumentare le visualizzazioni, cambiare template, aggiungere banner, col risultato che sono tutti impersonali e zeppi di link pubblicitari che nessuno clicchera' mai. Ma quello che e' peggio sono le recensioni sui prodotti, che se le fanno gli altri si chiamano marchette, se lo fanno loro sono tentativi di autopromozione.
- Social blogger, quelli che ogni cosa che fanno la devono scrivere come status, e che riempiono la bacheca di simil messaggi in codice che non capisce nessuno.
- Statistic-blogger, quello/a con gli occhi a slot-machine a diversi zeri, che non si sa come ha un numero di pageviews superiore a qualunque umana comprensione (perche' spesso i suoi post sono inesistenti) e che passa il suo tempo ad escogitare trucchetti alla Silvan per aumentare il suo gia' notevole numero in homepage.
- Link blogger. Prima di leggere un suo post devi prima spulciarti i 27 link di rimando ai suoi vecchi scritti. Non si accontenta di parlarti di se', deve essere sicuro che non ti perderai neanche un briciolo della sua esilarante vita. Il suo post è caratterizzato da "come ho scritto qui". "come vi ho raccontato là", "dove stiamo stati 86 minuti fa".
- Stalker blogger. Sono quei blogger con poca fantasia, passano il loro tempo su ogni tipo di blog con il loro fare da tuttologi. In ogni commento che lasciano osannano le proprie doti sessuali, culinarie, paterne, materne, lavorative, dimenticando completamente di stare a commentare sul blog di qualcun'altro. Sono fraterni e consolatori ma è semplicemente una tattica per circuirti. Ogni commento scopri che hanno rubato un pezzetto del blog che hanno visitato fino a quando il loro blog non diventa un compendio eterogeneo di tuttologia.
- Blogger-colto, che infarcisce i suoi post di termini latini e citazioni filosofiche che ti fanno sfuggire il senso principale del post stesso (e passare anche la voglia di leggerlo, ndr).
- Blogger comunista. E' quello che difende a prescindere gli extracomunitari, i derelitti, gli operai, che detesta le leggi, lo Stato e le partite iva. E i suoi post sono taaanto politically correct, pieni di buoni sentimenti verso il prossimo e assolutamente popolari. Finche' le questioni non lo toccano da vicino, perche' in quel caso si trasforma e diventa piu' nero del nero. Di solito e' associato anche a
- Blogger intollerante, che quando fai notare, nei commenti, che forse le cose non stanno esattamente come lui/lei dice, o che ci sono due modi di vedere la stessa realta', si incaXXa, ti ignora o peggio ti cancella.
- Blogger che se la tira, che generalmente non risponde mai ai tuoi commenti, magari solo a chi più gli garba e che è notoriamente un suo fan, ma tu puoi pure scrivere che stai per suicidarti, sarai sempre ignorato.
- Blogger-anonimi. Sono quelli che si nascondono dietro i nomignoli per non rivelare la propria vera identita' al primo venuto, che senno' qualcuno li potrebbe diffamare in pubblico, in privato, o anche dietro le spalle. Di solito sono un po' sociopatici, ma fanno finta di essere simpatici, socievoli e allegri chesembranofattidicoca(cola). E che, riparati dietro la maschera di Arlecchino, si permettono di dire di tutto senza ritegno e senza peli sulla lingua. Non so, quelli con i soprannomi tipo: La carica dei 101, Il mago della hall, Cenerentola in piazza, L'occhio del ciclone, La cicala che cacava..... Oppure, piu' semplicemente: Rana Cowboy, Rana Freccia, Raganella verde, Salamandra pezzata, Raganella dagli occhi rossi, Rana Pinocchio.... Insomma, questi qua, ecco.






Un caro croack,
Lo stagno dei rospi